venerdì, Novembre 22, 2024

Barcellona Pozzo di Gotto: estorsione, condanna in primo grado per l’imprenditore Immacolato Bonina

Palermo

E’ stato ritenuto responsabile di estorsione nei confronti di alcuni dipendenti e per questo è stato condannato a 6 anni e 3 mesi di reclusione.

Questo il verdetto emesso dal tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto nei confronti dell’imprenditore della “C.s.r.s. spa”, “Centro supermercati regione Sicilia” Immacolato Bonina, condannato anche a risarcire il danno alle parti civili costituite in giudizio e cioè ventidue dipendenti e l’Inps; la vicenda oggetto del processo risale al 2014 e si riferisce al contratto di solidarietà firmato da alcuni dipendenti.

Secondo l’accusa, l’imprenditore li avrebbe costretti a firmare, minacciando di licenziarli. Di diverso avviso il legale dell’imprenditore, l’avvocato Francesco Aurelio Chillemi, che, al termine del dibattimento, aveva chiesto l’assoluzione del proprio assistito.

L’avvocato della difesa ha ribadito come non fosse stato l’imprenditore Bonina l’artefice del contratto di solidarietà, ma l’iniziativa era stata avviata dai sindacati e Bonina era stato parte in questa vertenza. L’avvocato Chillemi è in attesa di leggere le motivazioni, per poi presentare appello.

Per una vicenda analoga, nel 2021, Bonina, in secondo grado, era stato assolto dal reato di estorsione dalla Corte di Appello di Messina per fatti accaduti nel 2008; il Tribunale di Messina lo aveva condannato a 5 anni e 3 mesi di reclusione e 2.500,00 euro di multa e la corte d’appello ribaltò il verdetto ritenendo inesistente il reato e disponendo la prescrizione per altri reati.

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