venerdì, Novembre 22, 2024

Militello Rosmarino: “Quella nota è illegittima, ritiratela e date seguito alla mozione di sfiducia votata dal consiglio comunale!”

Foto AMnotizie
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Ritirate in autotutela la nota regionale del 9 marzo scorso, in modo che produca gli effetti la delibera dell’1 marzo con la quale il consiglio comunale di Militello Rosmarino ha votato la sfiducia al sindaco Salvatore Riotta.

Questo il tenore dell’istanza dei consiglieri comunali Benedetto Artino Innaria, Davide Blogna, Donatella Cangemi, Sandra Lo Paro, Antonino  Mileti e Teresa Travaglia Cicirello inviata all’assessorato regionale delle autonomie locali.

Si tratta di una richiesta di riesame, allegando sentenze di Tar e Cga che vanno nella direzione opposta a quella percorsa dagli uffici della Regione. Com’è noto l’1 marzo il consiglio comunale di Militello Rosmarino ha approvato la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Riotta.

Una deliberazione corredata da esaustiva relazione sia sulle motivazioni sia con riferimento specifico al calcolo del quorum necessario per la legittimità e la validità della stessa. Il 9 marzo successivo però gli uffici regionali hanno ribadito di non poter dare seguito a questa decisione, perché l’approvazione era avvenuta con 6 voti favorevoli, facendo riferimento al numero dei consiglieri in carica e cioè 8, e non a quelli assegnati nell’ultima tornata elettorale, secondo la fascia demografica – e cioè 10.

Per i consiglieri la nota regionale, oltre che foriera di danni patrimoniali e non – non escludendo quelli di ordine erariale, è illegittima, ritenendo inammissibile il controllo di legittimità sulla deliberazione di un consiglio comunale al di fuori delle procedure previste dalla legge e ad opera di organi a ciò non espressamente deputati.

Non si ritiene possibile che con una semplice nota dirigenziale sia vanificata la decisione adottata dal consiglio comunale. Questo si evince anche dalla giurisprudenza amministrativa.

Nel silenzio della norma sul calcolo del quorum, se il consiglio comunale, non potendo effettuare ulteriori surroghe, non possa più essere e non risulti più composto da tanti consiglieri comunali quanti assegnati dalla legge in base alla popolazione, per consiglieri assegnati si devono intendere quelli che effettivamente sono in carica, non quelli che in origine componevano il consiglio comunale e poi venuti meno.

Nel frattempo l’8 aprile prossimo si riunirà alle ore 17.00, il consiglio comunale in seduta straordinaria; sono quindici i punti all’ordine del giorno e tra gli altri mozioni ed interrogazioni. Al primo punto le comunicazioni del presidente Antonino Mileti.

 

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