La Corte d’Appello di Messina, presidente Francesco Carmelo Tripodi, ha assolto con formula piena “perchè il fatto non costituisce reato” l’ex sindaco di Tortorici, Carmelo Rizzo Nervo e i membri della giunta Rosario Contiguglia, Sebastiano Conti Mica, Antonella Foti e Valentina Rosaria Parasiliti, Galbato Muscio Giuseppe e Talamo Enrico ribaltando la sentenza emessa dal tribunale di Patti lo scorso 23 novembre.
Gli imputati erano accusati di falsità ideologica in concorso per fatti collegati all’approvazione dello schema di bilancio di previsione del 2014 e in primo grado il giudice monocratico del tribunale di Patti Marialuisa Gullino li aveva condannati ad un anno e due mesi di reclusione, pena sospesa. Secondo l’accusa, nella formazione del bilancio del 2014, sarebbe stato inserito l’importo di 800 mila euro, somma non ancora incamerata – riferita ad una gara d’appalto per il taglio della legna nel sito di Piano Pomare. Su questo punto i consiglieri di opposizione avevano presentato un esposto alla procura della repubblica di Patti, contestando alcune criticità nella manovra finanziaria.
Riguardo a queste accuse i legali della difesa, gli avvocati Alessandro Pruiti, Flavia Galbato, Laura Todaro e Rosario Ventimiglia, hanno ribadito come lo stesso esecutivo avesse evidenziato che, andata deserta la prima gara, ne avrebbero fatto celebrare una seconda e se anche questa fosse andata deserta, avrebbero abbassato il prezzo; da qui, aggiudicata la gara, il credito, certo ed esigibile, si sarebbe potuto inserire in bilancio, ma, per questo motivo, sarebbe stato necessario posticipare il consiglio comunale. I legali della difesa hanno ricordato come l’approvazione del bilancio spetti al consiglio comunale e non alla giunta.
Per un’altra vicenda analoga, ma riferita al 2012, il giudice di primo grado aveva disposto il non doversi procedere per intervenuta prescrizione nei confronti di Rizzo Nervo e Contiguglia e poi per gli ex assessori Giuseppe Galbato Muscio ed Enrico Talamo. La sentenza emessa oggi dai giudici d’appello riforma anche la dichiarata prescrizione.