E’ arrivato il momento di avviare per i lavoratori Asu di tutta la Sicilia la procedura della stabilizzazione; non possono più aspettare. Le risposte servono ora. Questa la richiesta di sindacati e lavoratori precari che questa mattina hanno partecipato a Palermo alla manifestazione regionale Asu.
Hanno ribadito che, dopo 25 anni, sono stanchi di aspettare e non è possibile delegare il futuro di 4.500 famiglie a una improbabile sentenza positiva dell’impugnato articolo 36, Legge regionale 9/2021.
“Bisogna intervenire seriamente, per cui la stabilizzazione è necessaria adesso.” Questa la rivendicazione della nutrita delegazione dell’area iblea e aretusea che, insieme ai lavoratori di altre aree della Sicilia, ha preso parte all’iniziativa tenutasi in piazza Parlamento, presso la sede dell’Ars.
“Abbiamo voluto fare sentire la nostra voce, perché non è più possibile attendere oltre. Abbiamo preso atto dello scarso interesse dimostrato dalla politica verso la platea dei lavoratori Asu, ha spiegato Daniele Passanisi, segretario generale della Cisl Fp Ragusa Siracusa; e visto che non è arrivata nessuna risposta alle numerose richieste di convocazione, considerato che dopo 25 anni non è più possibile elemosinare risposte definitive in merito alla stabilizzazione, è chiaro che il passo della protesta era l’unico che si poteva portare avanti. E’ arrivato il momento di avviare per tutti questi lavoratori la procedura della stabilizzazione. Lo abbiamo chiesto a chiare lettere tutti assieme. I lavoratori delle province di Ragusa e Siracusa, così come quelli di tutta la Sicilia, non possono più aspettare. Le risposte servono ora, subito”.