La politica che cerca di non scontentare nessuno per rimanere a galla, in un mare ormai in tempesta è un film già visto, non era quello che speravamo per il futuro della Città. Così Enzo Natoli del movimento “Siciliani Liberi”, dopo che il consiglio comunale di Patti ha votato a maggioranza l’aumento delle bollette Tari fino al 35% circa.
Una nota che arriva dopo quella dell’ex sindaco ed attuale consigliere di opposizione Mauro Aquino, il quale ha ribadito a chiare lettere di avere avuto ragione sia ieri che oggi, quando la maggioranza che sostiene l’esecutivo di Gianluca Bonsignore ha presentato e votato il piano Tari prospettato nel corso del precedente esecutivo.
Un segnale “incoraggiante” – è un solo un modo di dire, ovviamente, per le famiglie pattesi già alla canna del gas, tra consistenti aumenti delle bollette di energia – luce, gas e carburanti – e dei prezzi al consumo. Una nuova mazzata. Enzo Natoli si è chiesto se è stata effettuata una verifica sul contratto o una sua rimodulazione, di concerto con la ditta che gestisce il servizio, se è vero che ieri e oggi il costo è risultato troppo oneroso per il comune e dunque per i cittadini.
“Dove sono finite le promesse, con cui era stato assicurato un risparmio e non un aumento, se si fosse proceduto a differenziare i rifiuti?” Natoli ha chiuso il discorso Tari, nel silenzio assordante dei cittadini di Patti, con una frase amarissima: i musicanti sono cambiati, ma la musica è la stessa.
Dalla Tari all’isola pedonale di Patti Marina e poi al pontile: “Non abbiamo notizie sul pontile se sarà o no praticabile per l’ennesima stagione estiva senza Aliscafi, il piano di Riequilibrio è stato inviato alla Corte del Conti (con una probabile bocciatura), per ripercorrere la stessa identica strada dei predecessori, facendo perdere un altro anno di tempo (e di interessi che si sommano) alla Città per risanare i suoi conti.”
Infine un ultimo affondo del rappresentante di “Siciliani Liberi”. “Quanto accaduto rappresenta Un modo vecchio ed errato che porterà la Città ancora di più, se questo fosse possibile nel baratro, di una crisi senza uscita.”