lunedì, Settembre 16, 2024

Risorse congelate per consorzi di bonifica, comparto forestale ed Esa, sindacati sul piede di guerra e presidio all’Ars

foto parco

La Regione congela una parte delle risorse destinate ai consorzi di bonifica, al comparto forestale e all’Esa e sindacati e lavoratori sono insorti.

Flai Cgil, Fai Cisl e Uila/Filbi Uil non riescono a capire il perché del persistere del congelamento del 40% delle risorse da parte di Palazzo D’Orleans, nonostante il governo nazionale abbia sbloccato 670 milioni di euro del triennio 2020-2024 a favore della stessa regione.

Per i sindacalisti della categoria della triade Tonino Russo e Filippo Romeo, Adolfo Scotti Nino Marino ed Enzo Savarino è inaccettabile che i lavoratori dei consorzi di bonifica, del comparto forestale e dell’Esa rimangano senza stipendio all’inizio della stagione irrigua, mettendo a rischio di interruzione un servizio indispensabile per l’agricoltura siciliana.

Non dimenticando che i lavoratori forestali e dell’Esa non possono svolgere la loro attività in un momento cruciale per la difesa del bosco e del territorio. Lunedì i sindacati si attiveranno con un presidio davanti all’Ars, per chiedere ai deputati regionali e all’assessore regionale all’economia Gaetano Armao di rivedere l’assegnazione delle risorse, tenendo nella giusta considerazione il comparto agricolo e forestale.

Perché, hanno chiesto i sindacati, comparti che rappresentano lo sviluppo e la salvaguardia del territorio e il destino dell’agricoltura vengono lasciati a corto di risorse? Soltanto un anno fa, hanno concluso i sindacati, la Regione denunciava la fragilità del bosco sopraffatto dagli incendi, promettendo una maggiore attenzione per il servizio antincendio ed una adeguata manutenzione per la prevenzione: “Solo parole a cui fino ad oggi non seguono i fatti”.

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