Nell’arco di 7 mesi, tra giugno 2019 e gennaio 2020, avrebbero trasportato da Napoli a Palermo oltre 9 tonnellate di sigarette: sono finiti in manette all’alba di oggi 11 soggetti accusati di far parte di una associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di sigarette.
Ogni “stecca” di sigarette acquistata sulla piazza napoletana a 21 euro, veniva poi rivenduta dal gruppo nel capoluogo palermitano all’ingrosso a 28 euro e al dettaglio a 35 euro. Per la Guardia di Finanza il giro d’affari si attesterebbe oltre i 2 milioni e mezzo di euro.
Secondo la ricostruzione delle Fiamme Gialle l’organizzazione era strutturata gerarchicamente e radicata nel quartiere di Brancaccio: all’alba di oggi in carcere sono finiti due palermitani, ritenuti il promotore del sodalizio criminale ed il suo luogotenente, e un soggetto napoletano che secondo gli inquirenti era il fornitore delle sigarette ed il punto di contatto con i broker stranieri. Altri 8 sono stati ristretti ai domiciliari, mentre per 3 soggetti è scattato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Gli associati erano addetti al trasporto ed allo stoccaggio delle “bionde”, inizialmente a bordo di auto prese a noleggio, mentre dopo i primi sequestri dei finanzieri i corrieri dell’organizzazione viaggiavano a bordo di autobus di linea sulla tratta Napoli-Palermo, nascondendo le sigarette nei trolley da viaggio. Una volta giunto a Palermo il carico veniva stoccato in tre magazzini, presi in locazione da alcuni prestanome nella zona di Corso dei Mille e Settecannoli.
I “banchetti di vendita” erano invece nelle zone della stazione centrale, a Brancaccio e Ballarò, ma anche allo Sperone ed allo Zen.
Nel corso delle indagini, in 4 differenti occasioni, 5 soggetti erano stati arrestati in flagranza di reato, 20 denunciati e sequestrati oltre 530 kg. di sigarette. Nei confronti dei 6 indagati ritenuti a capo dell’organizzazione è scattato anche il sequestro preventivo.