Un nuovo scandalo elettorale colpisce la città di Palermo, ad appena due giorni dal voto. Non sono passate che 48 ore dall’arresto di Pietro Polizzi, candidato al consiglio comunale con Forza Italia, finito in manette con l’accusa di scambio elettorale politico-mafioso, in combutta con Agostino Sansone, 73enne boss del quartiere Uditore, storico alleato di Cosa nostra.
Adesso la Polizia di Stato ha eseguito un nuovo blitz, arrestando, sempre con l’accusa di scambio elettorale politico-mafioso il candidato al Consiglio comunale di Palermo di Fratelli d’Italia, Francesco Lombardo, e il mafioso Vincenzo Vella, boss di Brancaccio, già condannato tre volte per associazione mafiosa.
L’aspirante consigliere comunale, il 28 maggio, avrebbe incontrato il mafioso, che ha scontato due condanne definitive per associazione mafiosa, e gli avrebbe chiesto il sostegno alle elezioni di domenica prossima.
Lombardo è ex consigliere comunale di Villabate. Vella recentemente era stato condannato a 20 anni, ma la corte d’appello un anno fa aveva annullato la sentenza, per un vizio di forma: per questo era stato scarcerato ed era libero.
Anche in questo caso, come è accaduto per Polizzi, decisiva è stata una intercettazione ambientale.