venerdì, Novembre 22, 2024

Sant’Agata Militello, imputato di maltrattamenti e tentata estorsione, al termine del processo è stato assolto da ogni accusa

patti

Doveva rispondere di maltrattamenti ai danni della madre e di tentata estorsione per fatti che, secondo l’accusa, si sarebbero verificati nel 2013 a Sant’Agata Militello; all’esito del processo, il giovane santagatese, 28 anni, è stato assolto con la formula più ampia perché il fatto non sussiste. Anche il pm di udienza, Carlo Giorgianni, aveva chiesto l’assoluzione, ma per insufficienza di prove.

Il giovane era stato denunciato dalla madre, successivamente deceduta; la donna sosteneva che il figlio l’avrebbe vessata con ripetute richieste di denaro ed in un’occasione l’avrebbe afferrata per il collo nel tentativo di farsi consegnare i soldi. Il difensore di fiducia dell’imputato, avvocato Nunziatina Armeli, in dibattimento ha prodotto copiosa documentazione da cui è emerso che la persona offesa sarebbe stata affetta da una patologia e avesse manifestato problemi sia in famiglia che con altre persone.

In dibattimento, i testi della difesa inoltre hanno confermato che il giovane e la madre da tempo non si frequentavano e che addirittura vivevano in case e comuni differenti.

Nel corso delle discussioni finali, mentre il pm ha chiesto l’assoluzione ma per insufficienza di prove, l’avvocato Armeli invece ha richiesto per il proprio assistito l’assoluzione con la formula più ampia, escludendo che sussistessero i reati contestati.

Il giudice del tribunale di Patti, Giovanna Ceccon, in sentenza, ha accolto le richieste della difesa, assolvendo l’imputato perché il fatto non sussiste, ma con la formula più ampia.

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