Inchiesta sulla violazione delle norme sull’immigrazione. Una condanna con il rito abbreviato e cinque patteggiamenti sono stati emessi dal gup del tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto Giovanni De Marco.
Condanna 3 a anni e 4 mesi per Giuseppe Cicciari, difeso dall’avvocato Sebastiano Campanella. Il legale ha già preannunciato appello.
Poi i 5 patteggiamenti: Hedi Ben Ameur, 45 mesi e 10 giorni di reclusione ed il pagamento e 22 mila e 600 euro di multa, difeso dagli avvocati Tonino Aliberti e Pinuccio Calabrò, 3 anni e 3 mesi, 9 mila euro di multa per Carmelo Recupero difeso dagli avvocati Carmelo Scillia e Paolo Genovese, 36 mesi di reclusione e 6 mila euro di multa per Giuseppe Salvatore Lo Presti difeso dagli avvocati Gaetano Pino e Giorgio Alfano, 22 mesi di reclusione ed una multa di 3 mila e 600 euro per Giulia Calabrò, difesa dagli avvocati Carmelo Scillia e Antoniele Imbesi. La donna ha ottenuto il beneficio della sospensione condizionale della pena ed è tornata in libertà. Infine 22 mesi ed una multa di 1.600 euro, con sospensione condizionale della pena, per Biagio Triscari, difeso dagli avvocati Antonino Schepisi e Antonina Ventra.
L’operazione scattò il 14 marzo scorso, a cura del commissariato di Barcellona Pozzo di Gotto e della squadra mobile di Messina, coinvolgendo dodici persone tra imprenditori, datori di lavoro, intermediari e persino il gestore di un patronato; furono accusati a vario titolo di aver violato le norme che regolano il soggiorno in Italia di cittadini stranieri e di averne favorito illegalmente la permanenza, traendone ingiusto profitto e approfittando della loro pozione di irregolarità.
Dopo i patteggiamenti e il rito abbreviato emessi ieri, per gli altri sei si procederà con il rito ordinario.