Mistretta e la scrittrice Mariangela Biffarella tra i finalisti del premio letterario “Borgo Italiano 2022” Edizione Borgo di Lanzi Torinese con “La figlia della luna piena”.
Giurati e studenti in giuria, il 19 giugno scorso hanno terminato le votazioni della fase di selezione dei finalisti del Premio che ha l’obiettivo di premiare le opere letterarie riferite ai borghi italiani, gli autori delle opere e i borghi delle opere stesse. Il “Centro focale del “Premio Letterario il Borgo italiano” è rappresentato dalle opere e dai borghi italiani citati nelle stesse.”, come si legge nel regolamento di partecipazione. Mistretta partecipa al premio attraverso la sezione “Romanzo Inedito” grazie a un’opera dell’amastratina Mariangela Biffarella dal titolo “La figlia della luna piena”, insieme ad altri 3 finalisti.
Tra i riconoscimenti che saranno assegnati al vincitore, solo per la sezione Romanzo Inedito, la possibilità di pubblicazione dell’Opera. L’editore partner dell’edizione 2022 è “Tralerighe Libri”.
La Cerimonia di Premiazione finale si terrà il 16 luglio 2022 presso il comune di Lanzo Torinese.
Mariangela Biffarella, insegnante elementare, si è affacciata nel mondo letterario nel 2004, partecipando con racconti, fiabe, poesie e romanzi a importanti premi letterari e ottenendo ottimi risultati. Collabora con l’Associazione culturale Il Centro Storico attiva a Mistretta ed è membro della giuria del premio letterario “Maria Messina”. Nel 2011 una fiaba nata da un suo laboratorio di scrittura creativa con un gruppo di studenti ha vinto la VI edizione del prestigioso Premio Andersen Baia delle fiabe.
Nel 2007 ha pubblicato Sommesse voci della mia terra, Aracne Editrice; nel 2009 Zero + Uno = Otto, La Medusa Editrice, testo con una parte didattica adottato in molte scuole; nel 2010 esce con Rovescio di ricamo, Carta e Penna Editore; nel 2014 pubblica Perticone, EdiGiò. Nel 2015 esce il suo romanzo Scirocco, Giovane Holden Edizioni, che ha vinto ben 3 premi, tra cui il premio nazionale Bukowski e il premio nazionale “Parole nel vento” dove il romanzo è stato valutato, tra gli altri, anche dai noti critici Antonio D’Orrico e Arnaldo Colasanti.