Una vera e propria disparità di trattamento. Si è tenuta ieri all’ars la seduta della commissione dedicata al mancato rinnovo di circa 150 operatori sanitari dell’Asp di Messina, impegnati nell’ultimo anno e mezzo nell’emergenza Covid.
Lo scorso 30 giugno, al termine del contratto a tempo determinato, gli operatori sanitari (psicologi, tecnici della prevenzione, assistenti sociali e biologi psicoterapeuti) sono stati lasciati a casa, senza alcun tipo di preavviso.
Una scelta drastica, per altro in questo preciso momento storico della pandemia, con in contagi in vertiginoso aumento, che è anche decisamente in controtendenza rispetto a quella dei vertici sanitari di altre province siciliane. Nelle Asp di Catania e Palermo il contratto in scadenza ai sanitari è stato regolarmente rinnovato, visto che le figure professionali hanno giocato e giocano tutt’ora un ruolo importante per contrastare il Covid-19.
Ieri diversi interventi all’ars, tra cui quello dell’On. di Italia Viva Giuseppe Laccoto, che ha protestato vivacemente contro la scelta dell’Asp Messinese. Proprio dall’azienda non sarebbero arrivate risposte soddisfacenti, ha dichiarato il Capogruppo di FDI all’ARS Elvira Amata: “ritengo che l’Asp di Messina debba rivedere tutto”.
Interventi anche del deputato del M5S Antonio De Luca e di Tommaso Calderone, a cui ha fatto seguito quello dell’Assessore Razza che, dal canto suo, ha assicurato che si occuperà della delicata questione già nei prossimi giorni.