Laura Scattareggia è stata eletta presidente del consiglio comunale di Santo Stefano di Camastra, con 8 preferenze su 11. Vice presidente sarà Francesco Caruso. La votazione, alla quale era assente il consigliere di minoranza Giuseppe Lucifaro, si è svolta durante il secondo consiglio comunale neo eletto nella città delle ceramiche, che si è tenuto in seduta urgente nella tarda mattinata di oggi.
Durante la seduta di insediamento, infatti, lo scorso 28 giugno, il civico consesso aveva espresso 6 preferenze per la candidata della maggioranza Laura Scattareggia e 6 schede bianche. La circostanza aveva sollevato dubbi intrepretativi sulla modalità di computo delle schede bianche, così da rendere necessario un rinvio della seduta.
A margine del primo consiglio comunale secondo la capogruppo di minoranza Marila Re, al gruppo di maggioranza era mancato il supporto di due consiglieri, fatto che aveva lasciato pensare ad una frattura in seno alla compagine del sindaco Re, ipotesi superata oggi in consiglio comunale con il voto unanime del gruppo “Santo Stefano nel cuore” a Laura Scattareggia come presidente del civico consesso.
Intanto, il sindaco Re, ha nominato ieri i componenti della giunta comunale. A sorpresa si tratta degli stessi assessori della precedente sindacatura, ovvero Alessandro Amoroso, Agostino Pellegrino, Santo Rampulla e Francesca Perez. La scelta pare sia arrivata all’indomani della rinuncia dei due assessori designati in campagna elettorale, Benedetto Beringheli e Cinzia Sottosanti. Quest’ultima oggi durante la seduta consiliare ha dato lettura di una nota, con la quale ha dichiarato di aver scelto di rimanere in consiglio comunale. La sua nomina ad assessore avrebbe, infatti, comportato l’automatica rinuncia “ex lege” al ruolo di consigliere, stante che tale doppio ruolo è già rivestito dagli assessori Alessandro Amoroso e Santo Rampulla. Non sono state ancora assegnate le rispettive deleghe, né Francesco Re ha nominato il suo vice. La giunta, per altro, non è stata presentata al consiglio, in quanto nominata dopo che la convocazione dell’adunanza era già stata diramata. Si attende il prossimo consiglio comunale, che deve essere convocato entro 10 giorni dalla nomina, per capire le motivazioni di questo cambio di rotta.