Quell’ordinanza non solo limita la circolazione delle persone, ma compromette anche il legame tra il cane ed il suo proprietario. Ecco perché l’associazione “Animalisti Siciliani e Ambiente”, sede di Gioiosa Marea, rappresentata in giudizio dall’avvocato Maria Rita Mondello e dall’avvocato Michele Mondello, ha presentato ricorso al Tar di Catania, che sarà dibattuto il 15 settembre prossimo.
Si è opposta all’ordinanza dell’1 luglio scorso emessa dal sindaco di Gioiosa Marea Tindara La Galia, con la quale è stato disposto il divieto di condurre cani o altri animali nelle ville, aiuole, parchi comunali, spiagge e negozi di generi alimentari. Nel provvedimento del primo cittadino è stato evidenziato inoltre come i cani, negli altri luoghi o spazi pubblici, debbano essere condotti al guinzaglio e muniti di museruola con l’idoneo occorrente per rimuovere le deiezioni.
L’associazione presieduta da Daniela Lotito ha impugnato l’ordinanza laddove prevede il divieto di condurre cani o altri animali nelle ville, aiuole, parchi comunali, spiagge e negozi di generi alimentari. In questo modo, a parere dell’associazione ricorrente, si impedisce la libera circolazione alle persone, comporterebbe, quale effetto immediato e diretto l’aumento degli abbandoni, deprecabile fenomeno che si registra specie nel periodo estivo con conseguente aumento del randagismo.