sabato, Novembre 23, 2024

Lavoratori domestici in Sicilia, nel 2021, in lieve calo, sono stati oltre 30 mila, in Italia i numeri sono in crescita

inps

Nel 2021 in Sicilia i lavoratori domestici sono stati oltre 39mila, con un lieve calo dell’1,8% (-757 unità) rispetto al 2020, quando i contribuenti sono stati oltre 40 mila.

Secondo i dati del Report 2022 dell’Osservatorio Inps sul lavoro domestico in Italia, in Sicilia nel 2021 gli uomini sono in netta minoranza (9.353 contro 30.213 donne), mentre la composizione dei lavoratori per nazionalità evidenzia una prevalenza di lavoratori stranieri che conferma una tendenza già in atto nel biennio precedente: lo scorso anno, i lavoratori di origine straniera sono stati 21.029 contro 18.537 di nazionalità italiana.

Secondo i dati Inps elaborati da Nuova Collaborazione, Palermo si conferma la provincia in cui si concentra il maggior numero di lavoratori domestici: nel 2021 superano le 14mila unità, un dato stabile rispetto al 2020 soprattutto per i lavoratori italiani, mentre per gli stranieri di registra un decremento di circa 2.000 collaboratori.

Per quel che riguarda il dato in Italia, per il secondo anno consecutivo crescono i lavoratori domestici. Nel 2021 il numero totale è stato pari a 961.358, in aumento del 2% rispetto all’anno precedente, del 12% rispetto al 2019 ultimo anno prima della pandemia.

Gli incrementi degli ultimi due anni riportano l’occupazione nel lavoro domestico ai livelli del 2013 dopo un lungo periodo di declino durato ben sette anni.

Due i motivi di questo trend positivo: il lockdown che da marzo 2020 ha agevolato un’emersione spontanea di molte posizioni irregolari per consentire ai lavoratori (soprattutto italiani) di potersi spostare per raggiungere il luogo di lavoro; successivamente il “Decreto Rilancio” (D.L. 34/2020) che da giugno 2020 ha regolamentato l’emersione agevolata di rapporti di lavoro irregolari che ha riguardato soprattutto lavoratori stranieri e in particolare extracomunitari.

A livello territoriale, nel 2021 i domestici lavorano maggiormente nel Nord-Ovest, con 293.521 lavoratori (30,5%) e al Centro con poco più di 257.678 lavoratori (26,8%).

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