venerdì, Novembre 22, 2024

Femminicidio di Lorena Quaranta, condannato all’ergastolo il fidanzato

quaranta de pace (2)

Ergastolo per Antonino De Pace, l’infermiere calabrese accusato del femminicidio della fidanzata Lorena Quaranta, uccisa il 31 marzo 2020 a Furci Siculo, in pieno Lockdown.

La Corte d’Assise di Messina ha condannato l’uomo al carcere a vita, pena che era stata richiesta dall’accusa, il PM Roberto Conte, al termine della requisitoria. La sentenza è stata emessa nel pomeriggio di oggi, intorno alle 16, alla presenza dei familiari e degli amici di Lorena.

La Corte, presieduta da Massimiliano Micali, ha escluso le aggravanti della premeditazione. Questo non ha però evitato l’ergastolo a De Pace condannato anche a pagare una provvisionale di 200.000€ alla famiglia di Lorena, rappresentata dall’avvocato Giuseppe Barba e costituitasi parte civile al processo.

Il delitto avvenne il 31 marzo 2020, in pieno lockdown, a Furci Siculo, dove i due vivevano e studiavano insieme.

Era stato lo stesso De Pace a chiamare i Carabinieri quella notte. Lorena era stata trovata senza vita, uccisa al culmine di una lite. Dopo aver colpito Lorena alla fronte con un oggetto, tramortendola, De Pace l’aveva immobilizzata e poi atrocemente soffocata. Per spiegare il raptus che lo aveva colto, l’infermiere aveva dato una “giustificazione” agghiacciante: uno stato d’ansia provocato dalla paura di essere stato contagiato dal coronavirus, cosa poi rivelatasi assolutamente infondata.

Dopo averla uccisa, ha tentato il suicidio tagliandosi le vene, riuscendo però a procurarsi solo ferite superficiali. Poi la chiamata ai carabinieri.

Lorena, originaria di Favara, frequentava l’ultimo anno della facoltà di Medicina e presto si sarebbe laureata. Il 20 ottobre dello stesso si è svolta una cerimonia di Laurea in suo onore all’Università di Messina. Una vita spezzata troppo presto.

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