venerdì, Novembre 22, 2024

Catania, bancarotta fraudolenta, ai domiciliari amministratore unico. Sequestrati beni per oltre 1,5 mln di euro

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Nell’ambito di complesse attività di indagine coordinate da questa Procura della Repubblica, i Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, su delega di questo Ufficio, hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il locale Tribunale con cui sono state disposte misure cautelari personali e reali nei confronti, in particolare, di G. L. , sottoposto a indagine per bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale.

Le investigazioni, svolte dalle unità specializzate del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Catania, hanno riguardato due società cooperative in liquidazione, aventi sede a Catania e operanti, rispettivamente, nel settore dei servizi di sostegno alle imprese e della somministrazione di lavoro interinale alle imprese, entrambe dichiarate fallite dal Tribunale di Catania nei primi mesi del 2021.

Gli approfondimenti del Nucleo PEF della Guardia di finanza hanno evidenziato – nell’attuale fase del procedimento, in cui non si è pienamente realizzato il contraddittorio con le parti – che il predetto G. L., in qualità di rappresentante legale e amministratore unico delle fallite, con lo scopo di procurare a sé un ingiusto profitto o di recare pregiudizio ai creditori, avrebbe posto in essere le seguenti condotte:

– di sottrazione e distruzione delle scritture contabili, in modo da non rendere
possibile la ricostruzione del patrimonio e degli affari;
– di distrazione del complesso aziendale di un delle due cooperative in
favore di una serie di imprese riconducibili al medesimo, nonché di denaro per
un importo complessivo di circa euro 1.590.000;
– che hanno cagionato o comunque aggravato, per effetto di operazioni dolose, il
dissesto delle società, poi dichiarate fallite.

Nel dettaglio, l’indagato non avrebbe proceduto al reintegro del capitale sociale, risultato azzerato, o alla messa in liquidazione e scioglimento delle menzionate società, così presumibilmente aggravando la relativa esposizione debitoria (stimata, complessivamente, in oltre 70 milioni di euro).

Per quanto sopra, in esito alle investigazioni svolte dalle Fiamme Gialle di Catania:

– il citato G.L. è stato denunciato, unitamente ad altri tre soggetti, per i reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale;

– il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catania, su richiesta di questo Ufficio, ha disposto nei confronti del predetto G.L.:
– la misura cautelare degli arresti domiciliari e il divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale per il periodo di un anno;
–  il sequestro preventivo della somma di circa euro 1 milione e 590 mila euro, oggetto di distrazione, a valere sui conti correnti bancari intestati o comunque nella disponibilità dello stesso.

L’attività d’indagine si inquadra nel più ampio quadro delle azioni svolte da questa
Procura e dalla Guardia di Finanza di Catania, volte al contrasto della criminalità
economico-finanziaria, a tutela della a tutela della trasparenza e della legalità del
sistema economico e imprenditoriale nonché dei creditori.

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