La caccia in Sicilia potrà aprire non prima del 18 settembre, come previsto dalla legge nazionale sulla fauna n.157 del 1992, senza nessuna deroga o anticipo.
E’ questa la decisione della terza sezione del Tar di Palermo che ha sospeso la pre-apertura della caccia, prevista per il primo settembre, che era stata annunciata a maggio di quest’anno, dall’assessorato regionale dell’Agricoltura.
Inoltre il Tribunale ha sospeso la caccia a tortora e coniglio per l’intera stagione, in quanto non sono state rispettate dalla Regione le prescrizioni stabilite per limitare il prelievo venatorio di queste due specie.
Il Tar ha dunque accolto il ricorso presentato dalle associazioni Enpa, Lac, Legambiente Sicilia, Lndc Animal Protection, Lipu e Wwf Italia, annullando il calendario venatorio 2022-2023. Le sei organizzazioni si ritengono adesso soddisfatte in quanto “l’ordinanza del Tar Palermo scongiura il rischio di gravi danni e conseguenze nefaste per la fauna selvatica, soprattutto per le specie migratorie per le quali la Sicilia rappresenta un’importante area di svernamento o di passo tra l’Europa e l’Africa. Dopo la siccità, il caldo e gli incendi, la caccia finisce per danneggiare gravemente gli animali già in difficoltà nel reperire il cibo”.