Con una nota diffusa via social il gruppo politico santagatese “Officina Democratica” scende in campo per le prossime elezioni amministrative 2023. Radici nel centro-sinistra, nata come movimento interno del locale circolo PD, Officina Democratica da due anni si muove seguendo il suo iter di identificazione politica e culturale ed è ora pronta al confronto con il territorio per dare concretezza al progetto di rinnovamento politico e culturale pensato due anni fa per S. Agata di Militello.
Il gruppo intende dare voce al disagio manifestato da tanti cittadini “per la carenza di proposte politiche”, lamentando una “rappresentazione personalistica della politica locale e territoriale, che manca di respiro, visione e programmi” che va avanti da 20 anni e parla di una città ferita, dal decremento demografico e dall’emorragia di giovani costretti a cercare futuro altrove, che perde servizi e dove la politica territoriale, regionale e nazionale, non avrebbe mosso un dito per salvaguardare i livelli essenziali dei servizi sanitari o assicurare ai cittadini infrastrutture degne di un Paese civile, caratterizzata da un “tessuto sociale spento e rassegnato”. Sant’Agata Militello è votata secondo Officina Democratica ad essere capoluogo del comprensorio dei Nebrodi, ma deve ritrovare la capacità di riconoscere le proprie naturali vocazioni e perseguirle come obiettivi primari. Chiamati a curarla coloro che amministrano, cittadini, associazioni, scuole, organizzazioni del terzo settore che svolgono una funzione di governo vero del territorio. Per il gruppo prioritari sono la città e i suoi servizi, vivibilità, sicurezza e i cittadini. Temi cruciali, dunque, verde e pulizia, una migliore organizzazione dei servizi, una mobilità più efficiente e sostenibile, tutela dell’ambiente con interventi strategici per mitigare gli effetti del cambiamento climatico, valorizzazione del rapporto della cittadina tirrenica con la costa e il mare, investimenti su cultura e, facendo rete sul territorio, anche sul turismo. Senza dimenticare la lotta alla povertà e la rapida risoluzione di emergenze, come quelle del cimitero o dell’igiene ambientale e l’ultimazione delle incompiute, come il Porto.
In un quadro generale ancora incerto, con le elezioni politiche e regionali alle porte e con contingenze interne ed internazionali complesse, Officina Democratica, lamenta la mancanza di un dialogo e di un confronto ampio, da parte delle forze politiche attualmente in campo, improntato alla massima partecipazione politica e intende farsi carico delle aspettative deluse dei cittadini aprendo a tutti coloro che vorranno prendere parte alla costruzione di un progetto comune, ”senza steccati, senza pregiudizi, senza veti, lavorando sulle idee e sui programmi, sul cosa si vuole fare e sul come farlo.” Puntualizza il gruppo che conclude: “Saremo pronti a farlo insieme a chi crederà di riconoscersi in tutto o in parte nel mostro modo di immaginare il futuro. Ma laddove ciò non accadesse, Officina Democratica si farà carico comunque di una propria proposta politica. Aperta ai contributi di chiunque vorrà tornare ad esercitare, finalmente, tutte le prerogative della cittadinanza.”