“Sono rimasta davvero sorpresa dalla pubblicazione sulla stampa locale del Comunicato sulla presunta ritardata convocazione del Consiglio Comunale aperto a firma dei consiglieri comunali di minoranza e dei consiglieri indipendenti.
Diversi consiglieri firmatari erano, infatti, a conoscenza che la sottoscritta, qualche settimana addietro, ha contratto il Covid– 19 e, dopo di lei, tutta la propria famiglia.”
Cosi il presidente del consiglio comunale di Sant’Agata dì Militello, Laura Reitano, replica alla nota dei consiglieri di minoranza e degli indipendenti, sulla vicenda di presunti ritardo nella convocazione del consiglio comunale aperto.
“Ciò ha implicato lo slittamento degli impegni programmati, sia professionali che politici; impegni che, non appena guarita, ha immediatamente provveduto a riprendere e portare avanti.
Nella stessa nota pubblicata si riconosce che il primo atto che il Presidente del Consiglio ha posto in essere è stata proprio la convocazione della Conferenza dei capigruppo, organo consultivo del Presidente, con il quale lo stesso intende confrontarsi, ai sensi degli artt. 12 e 56 del Regolamento per il funzionamento e l’organizzazione del Consiglio comunale, sulle questioni oggetto delle richieste pervenute all’Ufficio di Presidenza, al fine di meglio organizzare ilavori dell’assemblea consiliare.
Peraltro, data la delicatezza delle questioni da trattare, la scrivente intendeva presenziare personalmente alla Conferenza dei capigruppo, non ritenendo opportuno delegare ad altri la partecipazione alla stessa, né volendo gravare altri del difficile compito di valutare le condizioni di straordinarietà e di necessità della convocazione del Consiglio comunale “aperto”.
Non si ravvisa, pertanto, alcuna ragione di rammarico e/o lesione delle prerogative dei consiglieri firmatari.
Non si comprendono, inoltre, i motivi per i quali la convocazione della Conferenza dei capigruppo per giorno 1 agosto possa ostacolare il confronto in tempo utile sulle problematiche in questione, non sussistendo al momento impedimenti di diritto o di fatto alla eventuale convocazione del Consiglio comunale “aperto”.
Al contrario, è la scrivente a dispiacersi della circostanza che, nonostante le dichiarazioni precedenti circa la propria disponibilità acercare un dialogo disteso con tutti i consiglieri comunali e l’assoluta serenità con il quale sta svolgendo il ruolo di Presidente affidatole, abbia dovuto apprendere dalla stampa quanto esternato dai consiglieri firmatari.
Si è persa ancora una volta l’occasione per dimostrare ai cittadini santagatesi che i loro rappresentanti politici possano trattare le varie problematiche senza pregiudizi, vecchie logiche o posizioni precostituite e nell’esclusivo interesse della città.
Spero vivamente si possa cambiare approccio per il futuro.”