Sono 67 gli imputati nel processo riguardante l’operazione dello scorso febbraio sulla riorganizzazione di Costa Nostra a Barcellona Pozzo di Gotto. Nei giorni giorni scorsi si è tenuta al palazzo di giustizia di Messina l’udienza preliminare, davanti al giudice Simona Finocchiaro.
Al centro i nomi e le carte dell’inchiesta sulla famiglia mafiosa barcellonese e la sua ultima riorganizzazione in ordine di tempo, che nel febbraio scorso ha portato ad 86 misure cautelari dopo anni d’indagine della Distrettuale antimafia di Messina e dei carabinieri.
Dei 67 imputati, 40 hanno scelto il rito abbreviato, 22 il rito ordinario, 3 i patteggiamenti, uno stralcio, mentre un altro è deceduto dopo la richiesta di rinvio a giudizio.
E’ questo il quadro venuto fuori dall’udienza preliminare, che ha visto al banco dell’Accusa i PM Vito Di Giorgio, Fabrizio Monaco e Antonella Fradà.
Il processo per i 22 che hanno scelto il rito ordinario, si svolgerà in parte a Barcellona e in parte a Messina. Per i 40 che hanno scelto l’abbreviato il gup Finocchiaro ha fissato già sei udienze fino a dicembre.
Il blitz ha coinvolto più di 80 persone ed è scattato a fine febbraio scorso, ed ha svelato anche i movimenti dei mafiosi durante il periodo elettorale. Sotto inchiesta sono finiti anche gli imprenditori che hanno negato di essere vessati dal racket.