sabato, Novembre 23, 2024

Messina: danni ambientali, dieci ordinanze di custodia cautelare e quindici misure interdittive

finanza

Venticinque persone sono coinvolte in una indagine della Dda di Messina e i Finanzieri del Comando Provinciale di Messina, con il supporto del  Reparto Operativo Aereonavale di Palermo stanno eseguendo due ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Messina.

Dieci di loro sono agli arresti domiciliari perché farebbero parte di un’associazione a delinquere dedita, in maniera sistematica ed organizzata, al traffico ed alla gestione abusiva (raccolta, trasporto, sversamento ed occultamento) di ingenti quantitativi di rifiuti speciali.

Da qui anche il sequestro preventivo  di mezzi e complessi aziendali per un valore di stima pari ad oltre 2 milioni di euro; poi ci sono quindici misure interdittive del divieto temporaneo ad esercitare attività  imprenditoriale o di ricoprire uffici direttivi nei di titolari di ditte e rappresentanti di   società del settore edilizio, clienti dell’organizzazione criminale e che si sono avvalsi di essa per lo smaltimento illecito di rifiuti speciali.

Si è partiti con la  stazione navale della guardia di  finanza di Messina che ha individuato e segnalato l’esistenza di una discarica abusiva in località Gravitelli. Sono scattati ulteriori approfondimenti con il nucleo di polizia economico-finanziaria  di  Messina e si è scoperto come i titolari delle società coinvolte nell’illecito  sversamento risultassero già noti perchè soggetti vicini a blasonati clan di matrice mafiosa  attivi nella zona sud di Messina.

Dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia milazzese arrestato dalla Dda di Messina nel 2018 si indicava il capo e promotore del sodalizio sottoposto ad indagini come personaggio di riferimento del clan Romeo-Santapaola per l’esecuzione dei lavori di movimento terra in provincia di Messina.

Proseguite le indagini è emersa una serie indeterminata di gravissimi reati di  inquinamento che hanno causato l’irrimediabile compromissione di una vasta area di terreno a  Messina  in contrada San Corrado – località Gravitelli, peraltro sottoposta ai vincoli previsti per i siti di interesse comunitario e le zone di protezione speciale.

Da riprese video, intercettazioni  telefoniche e ambientali, ricostruzioni documentali e accertamenti  bancari è emerso  come, nonostante nei confronti degli indagati fossero già intervenute precedenti iniziative dell’autorità giudiziaria, continuassero ad utilizzare, abusivamente ed indisturbati, un’area  adibita a discarica  abusiva, anche attraverso continui sconfinamenti in altre proprietà limitrofe.

Dalle immagini satellitari della zona riferibili agli anni 2011  –  2019,  si è acquisita la prova come lo spazio in questione risultasse significativamente alterato e progressivamente occupato da rifiuti di diverso genere, giunti ad occupare un’area di oltre 38.000 metri quadrati.

Mancava l’autorizzazione a scaricare in quest’area, peraltro  occupata senza alcun titolo e le comunicazione  all’Arpa per l’utilizzo di terre e rocce da scavo. Nel corso delle indagini sono stati riscontrati il monitoraggio degli scarichi abusivi, un illecito sversamento di materiale derivante da attività di sbancamento terra, avviata presso diversi cantieri edili cittadini, un indebito sversamento di una ingente quantità di rifiuti speciali, composti da sterro, mattonelle, laterizi, plastiche di qualsiasi genere, contenitori, buste e teli, polistirolo, cartone, cartongesso, tubi, pietrisco vario, scarifica, autovetture, pedane di legno, parti di mobili per un totale di circa 2.978 metri cubi, pari a 5.333.400 kg, per un guadagno illecito pari a circa 220.000 euro.

Grazie agli imprenditori edili si riducevano le spese di trasporto e smaltimento dei rifiuti da demolizione in totale spregio delle regole e della salvaguardia ambientale. Tutto è avvenuto in una zona vicina ad una discarica abusiva scoperta al villaggio abitato Gravitelli, situato nella parte alta del  torrente Portalegni – oggi  coperto –  sulle  colline  ad  ovest  di  Messina, a soli due chilometri dal centro cittadino.

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