Momenti di paura per una trentottenne orlandina, che giovedì sera, intorno alle 18:30, mentre camminava nei pressi del commissariato di Capo d’Orlando, non riusciva più a respirare a causa di un boccone di cibo andatole di traverso.
Poteva finire in tragedia e invece, è stata soccorsa e salvata da Santi Castrovinci, poliziotto originario di Torrenova, in servizio al commissariato orlandino, che in quel momento si trovava all’interno della caserma.
La donna si trovava in centro a Capo d’Orlando e stava mangiando dei dolci. Un boccone pare le sia andato di traverso, ostruendole la gola e impedendole di respirare.
Inutile il tentativo del compagno di soccorrerla, con dei colpetti assestati sulle spalle, per aiutarla ad espellere il boccone.
È stato a quel punto che il poliziotto, che in quel momento stava per completare il suo turno, ha udito le grida di richiesta di aiuto della donna ed è intervenuto. Accorso fuori, ha subito notato che la giovane stava diventando cianotica e senza perdere tempo, ha praticato la manovra di Heimlich, salvandola.
“Oggi piove, ma per me è una bellissima giornata” ha scritto pubblicamente la trentottenne sul suo profilo Facebook “sono nata 38 anni fa, rinata il 5 marzo 2018 dopo un brutto incidente stradale e ieri 13 ottobre 2022 sono rinata per la terza volta grazie ad un angelo vestito da poliziotto che si è trovato sulla mia strada intervenendo tempestivamente con la manovra di heimlich salvandomi da morte certa, da un soffocamento per un boccone andato di traverso che se non ci fosse stato lui non mi avrebbe dato scampo. E’ stato orribile rendermi conto di cosa stava per succedermi ed è vero che in quel momento ti passa la vita davanti. Non so il suo nome, ma non scorderò mai il suo volto, posso solo chiamarlo angelo e non lo ringrazierò mai abbastanza per aver permesso ai miei figli di veder rientrare a casa la loro mamma sana e salva.”
Con un post sui suoi canali social anche il padre della donna, nella giornata di ieri ha voluto ringraziare il poliziotto “Volevo ringraziare pubblicamente l’eroe poliziotto…perché eroe si può chiamare l’uomo che ieri sera ha ridato la vita a mia figlia, che stava per soffocarsi con un dolcino andatole di traverso che detto da lui stesso non si sarebbe salvata e non sarebbe più tra noi. Grazie ancora”. Ha scritto il padre della trentottenne che ha voluto stringere personalmente la mano all’agente Castrovinci e scattare con lui una foto-ricordo, postandola sui social.