Domani il Tar di Catania può decidere il presente e il futuro politico-amministrativo di Librizzi.
Per domani infatti sono in discussione due ricorsi elettorali: quello presentato al Tar di Catania da alcuni cittadini del centro collinare, Sebastiano Pancaldo, Alessandro Furnari, Giuseppe Casella, Paolo Caruso, Nicolò Campana, Nicola Campana, Giovanni Adamo e Francesco Adamo, rappresentati dall’avvocato Stefano Polizzotto e quello di Nunzio Scaglione, il candidato a sindaco classificatosi terzo dopo Renato Di Blasi e Francesco Tricoli, rappresentato dall’avvocato Antonio Saitta.
Con entrambi i ricorsi si chiede l’annullamento delle operazioni elettorali che hanno consentito il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale di Librizzi del 12 giugno scorso e che si proceda alla ripetizione delle elezioni. I due ricorsi sono stati presentati contro il comune di Librizzi, il consiglio comunale di Librizzi e la commissione elettorale circondariale di Patti.
Il prologo e motivo scatenante dei ricorsi è la dichiarazione di incandidabilità di Francesco Tricoli; com’è noto Tricoli è stato candidato a sindaco, si è classificato secondo dietro al sindaco eletto Renato Di Blasi e davanti a Nunzio Scaglione, giunto terzo.
Il 30 giugno scorso, nel corso della seduta di insediamento del nuovo consiglio comunale, fu sollevata la questione dell’incandidabilità di Tricoli e si è proceduto alla surroga. Ne discende, è scritto nel ricorso, che le elezioni del 12 giugno scorso devono essere annullate, poiché Tricoli vi ha partecipato, nonostante la sua incandidabilità. Una nullità che ha travolto anche la sua lista “Librizzi Rinasce”.
Nel ricorso presentato da Nunzio Scaglione si evidenzia anche come il risultato elettorale, alla luce degli ultimi sviluppi, si sarebbe potuto concretizzare diversamente, perché un candidato a sindaco e una lista illegittimamente ammessi alla competizione, con la loro presenza, avrebbero potuto falsare i risultati elettorali. Nel ricorso di Scaglione sono state impugnate anche le delibere del consiglio comunale del 30 giugno, con le quali si è proceduto alla convalida degli eletti e alla surroga di Francesco Tricoli.