Mentre si allarga la platea dei difensori nella vicenda giudiziaria che ha colpito il sindaco di Montagnareale Rosario Sidoti – all’avvocato Francesco Aurelio Chillemi, si sono aggiunti gli avvocati Alessandro Pruiti e Ugo Colonna – è il momento degli interrogatori di garanzia. Iniziano oggi, per una parte degli indagati e proseguiranno domani per il resto.
E’ il primo confronto tra il gip del tribunale di Patti Ugo Molina, che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per il sindaco Rosario Sidoti e le misure interdittive per altri nove, poi i pm Angelo Cavallo e Andrea Apollonio, che hanno chiesto le misure cautelari al gip, gli indagati e i loro difensori.
I legali, che hanno dovuto studiare il corposo capo di imputazione, verificheranno in questa sede l’ulteriore fase delle indagini preliminari, per poi decidere cosa fare. E’ facile prevedere che. per il primo cittadino verrà presentato ricorso al tribunale del riesame. Una verifica di sostanza dell’ordinanza di custodia cautelare compiuta da un altro giudice.
Per il resto, trattandosi di misure interdittive non restrittive, gli indagati e i loro legali potrebbero decidere di non presentare ricorso e di proporlo magari successivamente.
Come si ricorderà le contestazioni a vario titolo sono: associazione a delinquere finalizzata a plurime bancarotte fraudolente, tentata indebita percezione di finanziamenti pubblici di matrice regionale e comunale e riciclaggio, da qui le dieci misure cautelari ed il sequestro di denaro e beni per un valore complessivo di circa 3,5 milioni di euro.
L’inchiesta è stata sviluppata dagli specialisti economico-finanziari della Tenenza della Guardia di Finanza di Patti, sotto il coordinamento del Gruppo di Milazzo, avvalendosi anche di intercettazioni telefoniche, ricostruzioni documentali, accertamenti bancari ed altre attività di polizia giudiziaria.