Com’era facile prevedere, l’unico indagato a presentare ricorso al tribunale della libertà di Messina è stato il sindaco di Montagnareale Rosario Sidoti.
Difeso dall’avvocato Francesco Aurelio Chillemi, è stato l’unico ad essere stato destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari.
Gli altri nove indagati, infatti, sono destinatari solo di misure interdittive. Il ricorso sarà discusso il 7 novembre. Tutti gli indagati, presentatisi davanti al gip del tribunale di Patti nel corso degli interrogatori di garanzia, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.