Sono due gli interventi finanziati per circa 2,5 milioni di euro dalla Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico che fa capo al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, per restituire la piena e sicura fruibilità del centro abitato a Castel di Lucio, nel Messinese. Gli uffici diretti da Maurizio Croce hanno espletato tutte le procedure necessarie a una rapida apertura dei cantieri.
«Rispondiamo in questo modo – commenta il presidente Schifani – a una esigenza prioritaria com’è quella della pubblica incolumità, strettamente connessa alla difesa dei centri urbani maggiormente esposti e più vulnerabili. L’adozione di importanti risorse finanziarie e una rigorosa attività di programmazione sono, in tal senso, elementi decisivi».
Il primo intervento riguarda i lavori di consolidamento e la riduzione del rischio idrogeologico nella zona a monte e a valle della via Salvo D’Acquisto. Ad aggiudicarseli la Medi Appalti srl di Sant’Agata Li Battiati, in ragione di un ribasso del 30,9 per cento e per un importo di poco superiore ai 900 mila euro. Si tratta della parte nord-ovest del paese, che ha una classificazione R4, di rischio molto elevato, e che si estende sino alla circonvallazione, in una zona nella quale si trovano la casa comunale, la scuola media “Tommaso Aversa” e varie attività commerciali. È questo il centro abitato del Comune nebroideo, sovrastato da un costone roccioso con un’altezza media di quindici metri, ed è qui che dal 2010 in poi si sono registrati diversi fenomeni di dissesto che hanno causato danni importanti al sistema viario e a diverse infrastrutture. Le soluzioni tecniche contenute nel progetto prevedono, in questo versante, la collocazione di una paratia con tiranti di pali disposti in linea per bloccare lo scivolamento verso il basso di massi lapidei, il rivestimento della porzione fuori terra con pietra locale, la regimentazione delle acque di ruscellamento superficiale mediante il drenaggio dell’intera area.
L’altro intervento interessa la zona tra via Durante e via Santa Lucia, teatro negli ultimi anni di diverse frane, aggravate dalle avversità atmosferiche della primavera del 2015 e che hanno prodotto danni alle reti idriche e fognarie e a diverse abitazioni con conseguenti ordinanze di sgombero, senza considerare le lesioni nelle arterie viarie che hanno obbligato a una parziale chiusura al transito e a deviazioni su altri percorsi. Lo realizzerà, in virtù di un ribasso pari al 30,8 per cento e per un importo di oltre un milione e 600 mila euro, la Sicani Consolidamenti srl di San Giovanni Gemini (Ag). Verranno costruite, in questo caso, trincee drenanti a pettine distribuite nella parte superiore del pendio e della profondità di cinque metri e paratie di pali in cemento armato, di lunghezza variabile e collegati in testa da un cordolo a sezione rettangolare. In una seconda fase, si procederà con il consolidamento delle fondazioni dei fabbricati danneggiati mediante un sistema combinato di resina espandente e micropali in acciaio e con la regimentazione delle acque piovane, con apposite caditoie stradali per la raccolta delle acque bianche. Verrà infine ripristinata la pavimentazione stradale.