Rubavano prima un’auto, sempre una panda, irrompevano negli esercizi commerciali presi di mira con una pistola a salve senza tappo rosso, scarrellando e seminando il panico tra i clienti e puntandola alla tempia dei cassieri per farsi consegnare il denaro. Poi si davano alla fuga e abbandonavano l’auto in strada dopo averla data alle fiamme.
Era questo il modus operandi con cui 3 giovani palermitani di 25, 22 e 19 anni hanno portato a termine tre rapine, secondo la ricostruzione degli investigatori della Squadra Mobile – Sezione reati contro il patrimonio – di Palermo. Per i primi due, già noti alle forze dell’ordine, è stata disposta la misura cautelare del carcere, mentre per il più giovane sono scattati gli arresti domiciliari.
Tre gli episodi contestati ai giovani, gravemente indiziati per rapina aggravata. Uno avvenuto il 18 gennaio di quest’anno ai danni del distributore di carburanti ENI “Torre Bonagia”, dove i dipendenti sono riusciti a fuggire, costringendo la banda a darsela a gambe levate senza bottino. Negli atri due episodi avvenuti il 23 al 26 agosto 2022 sono stati presi di mira due Ard discount, in via Placido Rizzotto e in Via Gaetano Mosca, durante i quali sono stati sottratti rispettivamente 500 e 1.500 euro. Uno dei roghi dell’auto usata, oltre coinvolgere accidentalmente una seconda vettura, fece annerire l’intera facciata di un palazzo, mentre le fiamme lambirono le finestre di alcune abitazioni.
A incastrare i tre le immagini dei sistemi di videosorveglianza cittadina e privati e le intercettazioni, da cui sarebbe emerso che la banda si stava riorganizzando in modo più strutturato per incrementare i proventi, per poi reinvestirli in altre attività illecite. La pistola usata, invece, è stata sequestrata a casa di uno degli indagati. Le indagini, invece, continuano, per individuare ulteriori, eventuali complici, oltre che per verificare eventuali responsabilità relativamente ad altre rapine effettuate con la stessa tecnica.