Uno schiaffo talmente forte da far stramazzare la vittima, un extracomunitario, al suolo. L’uomo, ricoverato in ospedale è morto il giorno dopo.
Secondo la Procura Distrettuale di Catania Domenico Roberto Sciuto, 18 anni appena avrebbe colpito la vittima al volto con violenza tale da farlo cadere al suolo privo di sensi, commettendo il reato di lesioni e quale conseguenza non voluta, provocandone la morte. Per il giovane, gravemente indiziato di omicidio preterintenzionale, il 3 dicembre scorso è stata disposta dal GIP del Tribunale etneo, la misura cautelare della custodia in carcere.
A ricostruire l’accaduto è stata la squadra Mobile di Catania, che ha condotto le indagini sulla morte dell’extracomunitario, anche attraverso la visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza a circuito chiuso presenti nei pressi del parco giochi di piazza Nettuno, dove sono avvenuti i fatti.
La vittima, un cittadino mauriziano, era stato visto il pomeriggio del 30 luglio scorso da una famiglia che si trovava al parco giochi, tentare di appoggiarsi allo schienale di una panchina, in stato confusionale e tremante, per poi cadere a terra. Erano stati chiamati i soccorritori del 118 e l’uomo era stato condotto in ospedale, dove è arrivato privo di sensi, con lividi al volto e alla testa e perdita di sangue dal cavo orale.
I sanitari avevano fatto scattare la segnalazione alla Polizia. Le condizioni del mauriziano si sarebbero però aggravate ed è morto in ospedale il giorno seguente. L’autopsia eseguita sul suo corpo ha fatto concludere per una morte da ricondurre alle imponenti lesioni conseguenti al trauma cranio-encefalico patito. Secondo la ricostruzione fatta attraverso le immagini di video sorveglianza l’extracomunitario, mentre stazionava nell’area del parco giochi, entrava in contatto con un giovane, poi identificato come l’odierno indagato, e con questi aveva una discussione animata, in apparenza senza ragione, al culmine della quale, il ragazzo lo colpiva con uno schiaffo talmente violento da farlo rovinare per terra. Mentre il mauriziano era esanime a terra, l’aggressore veniva ripreso intento a versargli un secchio d’acqua addosso, per poi tirarlo da un braccio, fino a farlo alzare ed a portarlo verso una panchina dove restava fermo per un po’. L’aggressore quindi si allontanava.
Il 18 enne, rintracciato il 5 dicembre scorso dalla Polizia, è stato condotto nel carcere di piazza Lanza.