Sono state rideterminate in aumento a Patti le indennità di funzione del sindaco, del vice sindaco, degli assessori e del presidente del consiglio ed il gruppo di opposizione, puntando soprattutto sul momento e le ristrettezze del bilancio, sarebbe stato meglio evitare. Da qui è stato chiesto di annullare in autotutela il relativo atto amministrativo oppure che si faccia con una delibera di giunta.
Ai comuni siciliani, secondo l’ultima legge finanziaria, è stata attribuita la facoltà di aumentare le indennità di sindaco, giunta e presidente del consiglio comunale, ma attingendo ai propri bilanci.
“Una prima considerazione che riteniamo doveroso fare è relativa all’opportunità di questo aumento, ha scritto il consigliere comunale Mauro Aquino, che già nel 2022 peserà sui cittadini per quasi 11 mila euro e a regime per quasi 50 mila euro ogni anno, in questo preciso momento storico, in cui e famiglie e imprese pattesi, che hanno già dovuto sobbarcarsi il consistente aumento della TARI e che verseranno nei prossimi giorni il saldo IMU, vivono difficoltà eccezionali e faticano ad arrivare a fine mese. Forse, visto il momento e le ristrettezze del bilancio dell’Ente, era meglio evitare!”
Aquino ha messo in evidenza inoltre che non si è trattato di un atto dovuto, ma di una scelta discrezionale, che presuppone una chiara scelta politica che, in quanto tale, non può che essere in capo alla giunta municipale e al consiglio comunale per ciò che riguarda la determinazione dell’indennità del presidente.
“Lo strumento prescelto, poi – una determina del funzionario peraltro priva del parere contabile, è chiaramente errato. Né può soccorrere il riferimento – forzato e fuori luogo all’approvazione del bilancio di previsione da parte del consiglio comunale quale manifestazione di volontà ed atto di indirizzo di cui si parla nella determina in questione, necessitando, piuttosto, una manifestazione di volontà specifica (che non c’è mai
stata) di aumentare le indennità degli amministratori.”
Per Aquino “il modo con cui le indennità sono state aumentate, peraltro retroattivamente a far data dal mese di luglio 2022, non solo è errato dal punto di vista amministrativo, ma è inaccettabile anche dal punto di vista politico, denotando il (goffo) tentativo di apparire estranei ad una scelta politica discrezionale bella e buona, perché di questo si tratta, di aumentarsi le indennità!”
E in conclusione: “Ci auguriamo che i nostri amministratori vogliano immediatamente dare atto di indirizzo al dott. Pietro Manganaro di annullare in autotutela la determina 691 del 5 dicembre 2022 a sua firma e soprassedere, visto il momento così difficile, dall’aumentarsi l’indennità o, se proprio vorranno farlo, a provvedervi con l’atto amministrativo corretto approvando una specifica delibera di giunta. Insomma cari amministratori, se proprio volete farvi il regalo di Natale a spese dei cittadini…abbiate almeno il coraggio di metterci la faccia!”