Non doversi procedere per il reato di truffa, per mancanza delle condizioni di procedibilità, mentre per il reato di molestie è stata disposta la prescrizione. E’ finito in questo modo il processo per una vicenda verificatasi a Falcone dal 2014 al 2015.
Secondo l’accusa si contestava ad una donna, difesa dall’avvocato Maria Rita Mondello, di aver truffato 18 mila euro ad una persona che sarebbe stata anche molestata con telefonate e messaggi; l’avvocato Maria Rita Mondello ha evidenziato in dibattimento, come la querela sia stata presentata oltre i termini di legge, da qui il non doversi procedere per mancanza della condizione di procedibilità disposto dal giudice monocratico del tribunale di Patti Edoardo Zantedeschi.
La donna accusata di truffa, si era poi costituita parte civile, in un procedimento connesso al primo, in cui si sono invertiti i ruoli di imputata e persona offesa, il giudice, in questo caso, ha disposto la prescrizione per le molestie e l’assoluzione perché il fatto non sussiste per la diffamazione.