venerdì, Novembre 22, 2024

Inserimento lavorativo e avvio d’impresa per le donne, finanziate 61 imprese siciliane

Un dato preoccupante
Un dato preoccupante
Dalla Regione un sostegno concreto all’inserimento lavorativo delle donne. L’assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro ha valutato positivamente le istanze presentate da 61 imprese siciliane per un finanziamento di oltre 9 milioni di euro, nell’ambito dell’Avviso 31 “Lavoro e impresa artigiana donne”, misura del Programma operativo del Fondo sociale europeo.
I primi 21 decreti di impegno sono già stati adottati e per gli altri è in corso la validazione della progettazione esecutiva propedeutica all’emissione delle somme. Si tratta di percorsi per l’inserimento lavorativo e l’avvio d’impresa di donne disoccupate o inoccupate, residenti o domiciliate sul territorio regionale da almeno sei mesi al momento della candidatura, con un’età compresa tra un minimo di 16 anni e un massimo di 56 anni compiuti, che hanno assolto agli obblighi di istruzione/formazione.
Sono destinatarie della misura anche le donne che hanno subito violenza (ai sensi della legge 15 ottobre 2013 n. 119) e le donne extracomunitarie, purché in possesso di permesso di soggiorno di lungo periodo o con asilo e protezione di tipo sussidiaria sul suolo italiano da almeno 24 mesi.

«Confermiamo l’impegno del governo regionale a sostenere l’occupazione femminile e ridurre le disparità di genere, attraverso gli strumenti dell’autoimprenditorialità e della valorizzazione di un patrimonio prezioso come l’artigianato – afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – Ritengo particolarmente importante, inoltre, offrire nuove opportunità alle fasce più deboli, alle donne che vivono in condizioni di disagio sociale e familiare. Le istituzioni sono al loro fianco».

«La Regione vuole contribuire a sostenere le donne che intendono avvicinarsi al mondo del lavoro, attraverso l’acquisizione di competenze di base per avviare nuove imprese nel settore dell’artigianato artistico e tradizionale – aggiunge l’assessore al Lavoro, Nuccia Albano -. Viene, inoltre, data la possibilità di rivitalizzare mestieri e tradizioni artigiane a rischio di estinzione, valorizzandone le professionalità. Le tre azioni previste sono orientamento del percorso formativo, formazione sul lavoro attraverso attività di tirocinio in impresa artigiana e accompagnamento alla creazione d’impresa: le prime due rappresentano la base per imparare un mestiere, quello artigiano, che si acquisisce solo attraverso un percorso formativo basato sull’apprendimento pratico e in un rapporto diretto maestro-artigiano. Infine, attraverso l’avvio di nuove imprese artigiane, valorizziamo l’identità siciliana».
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