E’ stata restaurata a Naso la tomba del gentiluomo Assenzio Lanza del 1628; fu danneggiata dal terremoto del 1978 e ora è stata finalmente riportata al suo antico splendore.
La tomba, che riporta lo stemma della famiglia Lanza, è in splendido marmo bianco e a colori, è sovrastata da una statuetta di Maria Santissima con il Bambino in braccio, due angeli e due leoni.
Questo è emerso nel corso del sopralluogo in alcune chiese di Naso, che, nei giorni scorsi, è stato effettuato da parte della soprintendenza di Messina. Il dirigente Mirella Vinci e altri funzionari dell’organo periferico del Ministero della cultura, con il sindaco Gaetano Nanì, l’arciprete don Francesco De Luca e l’assessore Nino Letizia, hanno constatato lo stato dei lavori di alcuni cantieri.
La tappa più rilevante è stata quella presso la Chiesa di Santa Maria del Gesù, annessa al Convento dei Minori Osservanti, dove sono custoditi diversi monumenti funerari di famiglie nobili.
Grazie ad alcuni finanziamenti concessi dall’ex assessore regionale ai beni culturali Alberto Samonà ed al prezioso supporto del dirigente Franco Fazio si sta cercando di preservare quelle opere che durante gli anni, avevano subito dei danni, come la tomba di Assenzio Lanza.
In un secondo cantiere, invece, sono venute alla luce colonne di epoca presumibilmente bizantina.
“Una volta ultimati i lavori in atto e comunque entro la prossima estate, ha evidenziato il sindaco Gaetano Nanì, contiamo di sviluppare un itinerario turistico–culturale che permetta di conoscere ed ammirare il ricchissimo e impareggiabile patrimonio archeologico, storico-artistico e architettonico di Naso. Nelle prossime settimane sarà in visita a Naso l’attuale assessore regionale ai beni culturali Elvira Amata.”