venerdì, Novembre 22, 2024

Riabilitazione psichiatrica, il Cga ordina alla Regione e all’Asp di Messina di rivedere le loro disposizioni

asp 5 messina

L’assessorato regionale alla salute e l’Asp di Messina dovranno rideterminarsi in merito ad un’istanza proposta da una comunità terapeutica assistita della provincia di Messina, dopo che il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha accolto il suo appello, ritenendo fondate le sue ragioni.

Così ha deliberato il Cga in modo che il verdetto d’appello produca i suoi effetti. Nel giudizio si sono fronteggiate da un lato la comunità terapeutica assistita, rappresentata dagli avvocati Giovanni e Giuseppe Immordino e dall’altro l’assessorato regionale della salute e l’Asp di Messina, rappresentata dall’avvocato Massimo Maiorana. L’appello è stato presentato anche nei confronti del comune di San Pier Niceto e di una cooperativa sociale.

La vicenda giudiziaria scaturisce dal progetto che la Cta presentò al comune di San Pier Niceto; riguardava la realizzazione di una struttura psichiatrica riabilitativa articolata su venti posti letto, nell’ambito del modulo dipartimentale 4 dell’Asp di Messina. L’assessorato regionale della salute diede parere non favorevole, ritenendo che l’ambito territoriale preso in considerazione fosse già adeguatamente servito da sei strutture abitative riabilitative ai fini del soddisfacimento delle esigenze di assistenza psichiatrica.

Nel 2017 la Cta presentò ricorso al Tar di Catania che obbligò la Regione a riesaminare la questione; ma poiché il parere fu nuovamente negativo, fu presentato altro ricorso al Tar, che questa volta però è stato respinto. Da qui l’appello al Cga, che dispose l’obbligo per Regione e Asp di rideterminarsi sull’istanza della Cta.

Con l’ulteriore richiesta e la nuova sentenza del Cga, è stato disposto di dare esecuzione alla prima sentenza di appello del Cga entro il termine di 60 giorni; in caso di persistente inottemperanza o inerzia, è stato nominato commissario ad acta il Prefetto di Messina. Il Cga, accogliendo il ricorso, ha condannato l’assessorato e l’Asp al pagamento delle spese del giudizio.

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