Fede e devozione in apertura del 2023 per i cittadini di San Marco d’Alunzio, che ieri lunedì 2 gennaio hanno reso omaggio a San Basilio Magno, co-patrono degli aluntini insieme a S. Marco e San Nicola. Torna per le vie del borgo medievale il tradizionale grido dei portanti che con il loro caratteristico dondolio hanno condotto il fercolo in processione, accompagnato dalla banda musicale.
La ricorrenza della morte del Santo, Padre delle Chiesa d’Oriente, che scrisse la regola che ancora oggi ispira la vita dei Monaci Basiliani, torna ad essere celebrata dopo 2 anni di stop a causa della pandemia da covid-19, stringendo gli aluntini attorno al loro santo protettore. Uno dei tanti segni della profonda traccia che i bizantini hanno lasciato su questo territorio.
I festeggiamenti, meno sfarzosi di quelli che vengono realizzati nell’altra data in cui si onora il Santo insieme all’evangelista Marco e al Vescovo Nicola, ovvero dal 30 luglio al 02 agosto di ogni anno, sono iniziati lo scorso 26 dicembre, quando la statua sacra del Santo è stata trasferita dalla Chiesa a lui intitolata alla chiesa Madre, per dare il via alla novena dedicata al patrono.
Ieri mattina, poi, la celebrazione della Santa messa alle 11 nella chiesa madre, officiata da padre Basilio Rinaudo, vicario diocesano originario di San Marco d’Alunzio e padre Salvatore Maurizio Provenzale, parroco di Torrenova, a rinsaldare il legame storico e spirituale tra le due comunità. A seguire, intorno alle 12, la processione della statua del santo che si è svolta per le vie Aluntina e Roma, con il rientro nella chiesa di San Basilio e la reposizione della Statua nella sua Cappella. A conclusione i tradizionali botti di fine festa.