“Con le mani legate e il rumore della mente”. Un titolo forte, per una tematica davvero profonda. Desirè Bontempo, 26 anni, di Tortorici, è l’autrice di questo libro, pubblicato a dicembre da Armenio Editore. Il tema centrale del racconto, che viene narrato grazie al suo alter ego Maia, è la libertà. Uno dei doni più preziosi che la vita ci riserva.
Il libro racconta la storia di una bambina e del suo rapporto con la famiglia, in particolare con il padre, rinchiuso al 41 bis. Un’esperienza che tocca da vicino Desirè, figlia di Sebastiano Bontempo, condannato di recente a 25 anni di carcere in primo grado al processo Nebrodi. Nel libro si parla anche del rapporto con la giustizia, ritenuta da Maia “ingiusta” e del processo mediatico. E del pregiudizio della gente, sempre pronta a condannare, senza sapere come stanno davvero le cose, perché solo chi le vive sa cosa vuol dire dover affrontare certe situazioni.
Un tema di cui non si parla mai abbastanza. Un racconto affascinante. Una testimonianza nuda e cruda, nata in piena estate, mentre Desirè si trovava in spiaggia.