La corte d’Appello di Messina, presidente Bruno Sagone, a latere Maria Teresa Arena e Daria Orlando, ha confermato in toto la sentenza di condanna a carico di un 50enne residente in un comune tirrenico per maltrattamenti in famiglia. L’uomo lo scorso maggio, era stato condannato dal Tribunale di Patti a 4 anni di reclusione, nonché a risarcire il danno alle vittime ed era stato interdetto per 8 anni dalla potestà genitoriale e per 5 dai pubblici uffici.
La vittima si era costituita parte civile al processo con l’avvocato Antonella Marchese.
L’imputato, assistito dal suo legale di fiducia, aveva proposto ricorso in appello, contestando le gravi accuse contro di lui. Secondo quanto emerso in primo grado, l’uomo avrebbe vessato la moglie, con la sua gelosia morbosa, le avrebbe dimostrato che conosceva i suoi spostamenti, sottoponendola inoltre a maltrattamenti fisici e psicologici e ingiuriandola. La donna avrebbe anche tentato di separarsi, trovando nel marito ferma opposizione, e vissuto in clima di prevaricazione. Si sarebbe persino rivolta alle forze dell’ordine, più volte, ma al momento di formalizzare la denuncia, per paura delle reazioni del marito, avrebbe rinunciato. La corte messinese, nei giorni scorsi, ha confermato integralmente la sentenza di primo grado, condannando l’uomo anche al pagamento delle spese processuali e alla refusione di quelle sostenute dalla parte civile.