Le indagini sulla latitanza di Matteo Messina Denaro continuano serrate. Secondo Ansa Sicilia la Polizia ha scoperto un terzo covo in cui avrebbe vissuto il boss. Si tratta di un appartamento che si trova sempre a Campobello di Mazara, il paese cui sono stati individuati gli altri due rifugi del capomafia. Pare che possa trattarsi del luogo dove si nascondeva prima di andare nella casa di Vicolo San Vito.
Anche qui è scattata la perquisizione, ma l’abitazione sarebbe vuota. L’appartamento sarebbe in vendita e gli inquirenti starebbero ora accertando chi sia il proprietario. Intanto, in uno dei covi, è stato trovato un taccuino. La notizia è riportata dall’agenzia di stampa “Adnkronos”. All’interno cifre e sigle che potrebbero consentire di ricostruire la rete di relazioni intrattenute dell’ex latitante nel 2016 e recentemente.
Oggi, invece, al processo d’appello per le stragi di Capaci e Via D’Amelio che si è tenuto nell’aula bunker del carcere Malaspina a Caltanissetta e in cui è coinvolto, la ex primula rossa di Cosa Nostra non ha partecipato in videoconferenza dal carcere de L’Aquila. L’udienza è stata rinviata al 9 marzo “per consentire al difensore di essere presente”: uno dei due difensori d’ufficio di Messina Denaro, l’avvocato Baglio, ha comunicato di avere ricevuto una delega orale dal difensore di fiducia nominato da Messina Denaro, la nipote Lorenza Guttadauro, chiedendo i termini a difesa.