La Polizia di Stato ha tratto in arresto, in flagranza di reato, due giovani palermitani per rapina aggravata in concorso ai danni di un esercizio commerciale cittadino.
Durante lo svolgimento di servizi di prevenzione e controllo del territorio, infatti, gli agenti della Sezione Contrasto al Crimine Diffuso della locale Squadra Mobile, nel transitare per viale Strasburgo, erano stati insospettiti da quattro soggetti, a bordo di due motocicli, che viaggiavano nel senso opposto di marcia privi del prescritto casco protettivo e travisati con dei fasciacolli e passamontagna che ne occultavano i volti.
Dal momento che, nella stessa zona, si erano recentemente verificati episodi di reati contro il patrimonio, ipotizzando che i quattro soggetti potessero essere potenziali rapinatori, i “falchi” della Mobile hanno deciso di seguirli a distanza, monitorandone i movimenti fino alla fermata davanti all’ingresso di un esercizio commerciale in via Principe di Pantelleria.
A questo punto i due passeggeri si sono introdotti all’interno del negozio, mentre i due conducenti, rimasti a fare da palo in strada, accortisi della presenza degli operatori di polizia, si sono dati alla fuga. I due rapinatori, al momento di uscire dall’esercizio commerciale, sono stati sorpresi dai poliziotti e disarmati della pistola che uno di loro teneva in pugno. Una volta immobilizzati e recuperato il cassetto del registratore di cassa, i due sono stati arrestati nella flagranza del reato di rapina aggravata in concorso.
Grazie all’immediata segnalazione, diramata via radio, circa la fuga dei due sospettati a bordo dei motocicli, le pattuglie giunte in ausilio sono riuscite a rinvenire, in via Florio, uno dei veicoli utilizzati dai malviventi per guadagnare la fuga, a quanto pare oggetto di furto. Sono in corso indagini per risalire all’identità dei complici.
“Giova precisare che gli indagati sono indiziati in merito ai reati contestati e che la loro posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza”.