«Quello della Sanità è un tema regionale e serve senso di responsabilità e pragmaticità, per consegnare ai cittadini una sanità che adeguata al fabbisogno territoriale attraverso un ridisegno totale delle piante territoriali». A dirlo è il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, sollecitato sulla vicenda dell’ospedale di Sant’Agata di Militello.
«Non ci siamo tagliati fuori. Come Cisl – aggiunge – stiamo attenzionando non solo quella struttura, ma tutti gli ospedali del territorio, compreso quello di Barcellona. Siamo dell’idea che vada aperta una riflessione complessiva con la deputazione ma soprattutto in Commissione Sanità. La questione, infatti, è legata complessivamente alla sanità regionale e del territorio dove va ridisegnata tutta la struttura operativa provinciale. C’è la necessità di fare fronte comune, senza fughe in avanti che non servono al territorio ma soltanto ad esasperare ancora di più le difficoltà. Stiamo lavorando con le nostre Federazioni dei Medici e della Funzione Pubblica per capire qual è la soluzione migliore, partendo da un presupposto: la sanità deve essere pubblica e deve dare riscontro al fabbisogno territoriale, potenziando anche le risorse umane».
Uno dei nodi principali sostenuti dalla Cisl, infatti, è quello del potenziamento della presenza di professionisti e sanitari. «Bisogna dare riscontro a quella che è la richiesta dell’utenza – conclude Alibrandi –. La sanità pubblica deve essere in grado di dare quelle risposte che l’utenza chiede, senza costringerla a rivolgersi alla sanità privata. Possono coesistere entrambe, ma noi abbiamo il dovere di puntare sempre sul pubblico ed i fondi del Pnrr possono darci una mano. Il tema della Sanità è articolato, non c’è una soluzione rapida da trovare ma occorre avviare quei processi di riorganizzazione partendo dal fabbisogno dell’utenza e dalla conformazione del territorio che, come quello di Messina, presenta diverse criticità. Come Cisl affrontiamo questi temi quotidianamente grazie anche al lavoro delle categorie e dei delegati, consapevoli comunque che la partita è regionale».