venerdì, Novembre 22, 2024

Rometta: Amministrazione Comunale e Comitato di Cittadini chiedono la riapertura dell’ufficio postale

Foto AMnotizie
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Riaprire l’ufficio postale a Rometta, ma soprattutto garantire un servizio di qualità, e in locali idonei, anche negli altri uffici postali del comune è quello che l’amministrazione comunale del centro tirrenico chiede da più tempo alle Poste Italiane.

Non usa mezzi termini il Sindaco Nicola Merlino: “Dopo l’inopportuna scelta di trasferire la sede dell’ufficio postale dal centro storico (a due passi da piazza Margherita) a San Cono, peraltro in locali angusti ed inadatti, e le tante richieste e solleciti inoltrati dall’amministrazione comunale di avere installato il postmat -così come in una prima fase si erano impegnate le Poste a fare-  nell’ufficio postale di Rometta, e le richieste di sostituire l’obsoleto e lento postmat presente nell’ufficio postale di Rometta Marea e dopo la mozione adottata all’unanimità dal Consiglio comunale, prendo con soddisfazione atto della opportuna iniziativa intrapresa da tanti concittadini di costituire un comitato con lo scopo di intraprendere tutte le iniziative finalizzate all’ottenimento di presupposti ormai indispensabili e minimi di una società civile e moderna.

La nefasta scelta di privatizzare le Poste, che sono chiamate a svolgere un servizio essenziale, soprattutto in territori sprovvisti di sportelli bancari, produce effetti devastanti, soprattutto per la parte più debole della società (anziani e disabili) che è costretta a farsi accompagnare ad oltre 13 chilometri di distanza per poter effettuare piccole ma necessarie operazioni bancarie. E consente alle Poste, al fine di conseguire i propri utili, di mortificare un’intera comunità. Ciò non si concilia minimamente con uno Stato democratico e civile.

L’amministrazione ed il consiglio comunale, pertanto, saranno al fianco dei cittadini in questa sacrosanta e doverosa iniziativa che è stata intrapresa, convinti della legittimità delle richieste avanzate, di cui le Istituzioni tutte non possono non farsene carico”.

Intanto chi ne paga le conseguenze è il cittadino in attesa di sviluppi positivi.

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