La Corte di Appello di Messina, presieduta da Alfredo Sicuro con a latere i giudici Luana Lino e Carmine De Rose – procuratore generale Felice Lima, in parziale accoglimento dei motivi di appello proposti dall’avvocato Decimo Lo Presti a difesa di un uomo, ha rideterminato la pena ad un anno di reclusione.
Il gup del tribunale di Patti lo aveva condannato alla pena di 2 anni e 8 mesi di reclusione, in quanto ritenuto responsabile del reato di coltivazione di cannabis e detenzione.
I giudici di secondo grado hanno accolto la richiesta della difesa di riqualificazione nell’ipotesi più lieve di cui al quinto comma dell’art. 73 dpr 309/90, con conseguente rideterminazione della pena.
L’indagine condotta dai carabinieri di Tortorici, aveva consentito di rinvenire a seguito di perquisizione personale sette piante e svariati accessori ritenuti secondo l’accusa destinati alla lavorazione delle piante. L’avvocato Lo Presti ha preannunciato ricorso in Cassazione.