Arriva acqua mista a terra nelle abitazioni delle zone di Acquacalda, Caldà e di una parte di Sant’Andrea di Barcellona Pozzo di Gotto; accade dal 3 Dicembre 2022 e l’amministrazione comunale non ha preso alcun provvedimento per eliminare la causa di questo gravissimo disservizio provocato da una frana nel nuovo pozzo Sant’Andrea. Questa la denuncia del consigliere comunale di Palazzo Longano Tommaso Pino.
Il consigliere ha evidenziato inoltre che in data 14 gennaio 2023 – ovvero con un mese e 10 giorni di ritardo dalla nascita del problema – il sindaco Pinuccio Calabrò ha solo adottato un’ordinanza dove comunicava che l’acqua nelle zone interessate fosse non potabile.
“Dal 3 dicembre centinaia di cittadini, compreso il sottoscritto che risiede ad Acquacalda, protestano senza ricevere alcuna risposta, nè tantomeno alcuna soluzione. La soluzione temporanea magari potrebbe essere quella di bypassare il pozzo di Sant’Andrea e fornire la zona tramite il pozzo Macello.”
Pino, anticipando la risposta dell’amministrazione, ha ricordato che il pozzo di Sant’Andrea è stato costruito nel 2015 dall’amministrazione Materia e che prima di quella data tutta la zona in questione era alimentata appunto dal pozzo Macello.
“La soluzione, anche se limiterebbe la quantità di acqua in arrivo nei rubinetti, di certo eviterebbe di non poter utilizzare l’acqua corrente in quanto piena di terra e dunque non potabile, oltre a causare e ad aver già causato il guasto di numerosi elettrodomestici. Chi rimborserà i cittadini a causa di questa ennesima inefficienza dell’Amministrazione Calabrò? Ai cittadini la risposta.”