Va in giudicato la sentenza emessa nel 2022 dalla Corte d’Appello di Messina su una vicenda verificatasi a Capo d’Orlando il 4 ottobre 2014. La Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dagli avvocati Alberto Gullino e Maria Giovanna Gorgone, per cui è stata confermata la condanna per Agostino Galati a 12 anni di reclusione per tentato omicidio aggravato dalla premeditazione.
In appello era stata confermata la sentenza emessa già in primo grado dal Tribunale di Patti. Secondo l’accusa avrebbe colpito Fabiano Calanna con una leva di ferro. In appello l’imputato è stato condannato anche al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di 20 mila euro e al risarcimento danni da liquidarsi in separata sede a Fabiano Calanna, costituitosi parte civile con l’avvocato Alessandro Nespola.
In appello i legali della difesa avevano ribadito quanto già detto in primo grado e cioè che non vi fosse la prova dei fatti contestati, non c’era il pericolo di vita, non è stata trovata l’arma e poi non c’era compatibilità delle ferite con la leva metallica da gommista che sarebbe stata usata per l’aggressione. Si sarebbe trattato di lesioni leggere e dunque ferite lievi. I giudici in primo e secondo grado però sono stati di diverso avviso.
In Cassazione sono stati prospettati profili di illegittimità che i giudici però non hanno valutato positivamente, perché potessero essere travolti gli effetti della sentenza di condanna. Ora non resta che attendere 60 giorni per conoscere le motivazioni della Suprema Corte.