Tornano in Sicilia, dopo quasi due mesi di attesa, le salme di Nino Calabrò e Francesca Di Dio, i due giovani fidanzati messinesi barbaramente uccisi in Inghilterra nella notte tra il 21 e il 22 dicembre.
I due furono trovati senza vita in una casa di Thornaby, un Comune di 25mila abitanti del North Yorkshire, vicino Middlesbrough, nel nord est dell’Inghilterra. Nino si era trasferito da anni in terra inglese per lavorare e Francesca lo aveva raggiunto per trascorrere con lui le vacanze di Natale e progettare una vita insieme.
La loro gioia si è trasformata in un incubo, un vero e proprio film dell’orrore. Ad uccidere i due fidanzati, con tutta probabilità, sarebbe stato il coinquilino palermitano di Nino: si tratta del 21enne Andrea Cardinale, un ragazzo affetto da problemi psichici.
A trovare i due corpi fu proprio il padre di Cardinale, di passaggio in Inghilterra per riabbracciare il figlio. Sono ancora tanti gli interrogativi sul delitto, sul folle gesto che ha condannato una coppia di giovani innamorati. Di certo si sa solo che Cardinale è rinchiuso dietro le sbarre e si rifiuta di parlare con gli inquirenti.
Stamattina, intorno alle 10.30, è previsto l’arrivo della salma Francesca all’aeroporto di Catania, poi il feretro viaggerà in direzione Montagnareale, dove verrà allestita la Camera ardente per l’ultimo omaggio. Domani, alle 15.30, si svolgeranno i funerali officiati dal vescovo della diocesi di Patti, Guglielmo Giombanco insieme al parroco Salvatore Lipari.
“L’amministrazione comunale e tutta la cittadinanza – si legge in un post del profilo Facebook del Comune che ha proclamato il lutto cittadino – si uniscono, con profondo cordoglio, al dolore delle famiglie Di Dio e Niosi, per la tragica perdita della cara Francesca”.
Il rientro della salma di Nino Calabrò è invece atteso per il 16 febbraio, con rientro a Barcellona Pozzo di Gotto: i funerali saranno celebrati sabato 18 febbraio, nella basilica di San Sebastiano.