E’ stata ridotta solo di un anno la condanna emessa in primo grado a carico dell’imprenditore della “C.s.r.s. spa”, “Centro supermercati regione Sicilia” Immacolato Bonina. La Corte d’Appello di Messina ha disposto la prescrizione per un capo d’imputazione, da qui la condanna è scesa da 6 anni e 3 mesi, disposta nel marzo dello scorso anno dal Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, a 5 anni e 3 mesi.
Concluso il secondo grado, adesso non resta che attendere 90 giorni per la pubblicazione delle motivazioni e poi verrà presentato ricorso in Cassazione. La vicenda oggetto del processo risale al 2014 e si riferisce al contratto di solidarietà firmato da alcuni dipendenti. Secondo l’accusa, l’imprenditore li avrebbe costretti a firmare, minacciando di licenziarli.
Di diverso avviso il legale dell’imprenditore, l’avvocato Francesco Aurelio Chillemi, che, come già ribadito in primo grado, anche nell’ulteriore giudizio, ha sostenuto come non fosse stato l’imprenditore Bonina l’artefice del contratto di solidarietà, ma l’iniziativa era stata avviata dai sindacati e Bonina era stato solo parte in questa vertenza.
Per una vicenda analoga, nel 2021, Bonina, in secondo grado, era stato assolto dal reato di estorsione dalla Corte di Appello di Messina per fatti accaduti nel 2008; il Tribunale di Messina lo aveva condannato a 5 anni e 3 mesi di reclusione e 2.500,00 euro di multa e la corte d’appello ribaltò il verdetto ritenendo inesistente il reato e disponendo la prescrizione per altri reati.