Nel pomeriggio di ieri il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto i familiari di Beppe Alfano, coraggioso corrispondente del quotidiano “La Sicilia” a Barcellona Pozzo di Gotto, ucciso dalla mafia nella Città del Longano l’8 gennaio 1993 con tre colpi di arma da fuoco, una calibro 22, mentre era fermo alla guida della sua Renault 9 amaranto in via Marconi, a pochi passi da casa sua.
“L‘invito è arrivato pochissimi giorni fa ed ovviamente sembravamo increduli. Per me non era la prima volta al Quirinale, ma è stata indubbiamente la più emozionante di tutte. Il Presidente Mattarella ha ricordato il sacrificio di mio padre, e ha speso per lui parole bellissime di riconoscenza.” spiega la figlia del cronista Sonia, ex europarlamentare.
“Mi ha stupito il fatto che conoscesse persino i nomi delle televisioni per cui mio padre lavorava. E poi ha chiesto a me e ai miei fratelli come andasse. Si è soffermato a parlare con noi come solo una persona di spessore e dotata di grande umanità e umiltà, sa fare.” continua Sonia. “Ha riso con noi della nostra emozione, ci ha raccontato delle sue giornate, e ci ha trasmesso un senso di serenità incredibile. Sono stati 30 minuti in cui per la prima volta abbiamo sentito lo Stato al nostro fianco, e riconoscente verso mio padre.”