Uniformare in Sicilia la data delle prossime elezioni amministrative previste nel resto dell’Italia a domenica 14 e lunedì 15 maggio oppure confermare la precedente decisione e cioè quella di domenica 28 maggio?
Su questo stanno discutendo le forze politiche, anche se il presidente della Regione Renato Schifani è possibilista, anzi addirittura è lo stesso Governatore che spinge, perché la Sicilia si adegui al resto d’Italia.
Al momento però non vi è alcuna ufficialità per cui restano le date del 28 e il 29 maggio per 129 comuni siciliani – di questi 33 sono in provincia di Messina, ma il Governo Nazionale, su sollecitazione della Regione, potrebbe modificare tutto.
E’ ovvio che, nel caso in cui si anticipasse la data al 14 maggio, si dovrebbe fare in fretta una nuova delibera perché tutti i termini per le candidature verrebbero anticipati. Una questione che investe soprattutto i partiti, laddove vi sono ancora incertezze. Dove invece si hanno le idee chiare, spostare dal 28 al 14 maggio conta davvero poco.
A livello statistico i comuni al voto sono 786, sono 592 in regioni a statuto ordinario e 194 in regioni a statuto speciale, 109 con popolazione superiore a 15 mila abitanti e 677 con popolazione inferiore, 18 sono i capoluoghi di provincia.
Al problema delle date delle elezioni amministrative, se ne aggiunge un altro, che potrebbe essere oggetto di un disegno di legge: il terzo mandato consecutivo nei comuni fino a 15 mila abitanti. Al momento il terzo mandato è possibile solo nei comuni con meno di 5 mila abitanti.