Una brutta storia di violenza in Sicilia, che se confermata dalle indagini potrebbe risultare davvero orribile.
Due sorelle di 12 e 13 anni sarebbero state costrette a compiere atti sessuali e filmate con un telefono cellulare. Il video, che sarebbe stato realizzato da due minorenni, già da qualche tempo circola su diversi gruppi WhatsApp, tanto da finire anche nelle mani di alcuni familiari delle ragazzine, che ne hanno preso visione.
Una cosa ripugnante: la madre delle due sorelle non ci ha pensato nemmeno un minuto a presentare formale denuncia a carico dei due minorenni che avrebbero approfittato delle ragazzine. Secondo quanto riferito dalla madre, i due giovani avrebbero portato le sorelle in una casa, sita in un comune dell’agrigentino e le avrebbero costrette a compiere atti sessuali, minacciandole, in caso di rifiuto, di non farle uscire dall’appartamento.
Sono fatti tutti ancora da dimostrare, ma lo scalpore è troppo grande. Le bambine sarebbero state anche vittime di violenza psicologica a scuola: da quando il video ha iniziato a circolare sui cellulari, alcuni compagni di classe avrebbero iniziato a chiedere prestazioni sessuali alle due ragazze.
Fatti gravissimi che non possono passare inosservati. I ricatti on line e la pedopornografia sono i cosiddetti “reati sessuali” in pericoloso aumento in Sicilia. E’ di pochi giorni fa la notizia che Alice Schembri, la diciassettenne suicidatasi il 18 maggio del 2017 ad Agrigento lo avrebbe fatto perché due anni prima era stata costretta a fare sesso di gruppo e le scene erano state filmate e fatte girare in rete. La Procura di Palermo ha fatto notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, atto propedeutico alla richiesta di rinvio a giudizio, per i due maggiorenni coinvolti nell’inchiesta.