E’ stata una giornata all’insegna dell’inclusività quella vissuta dalle classi quarte e quinte della scuola primaria e da quelle della secondaria di primo grado (“Bellini” e Montagnareale) dell’Istituto Comprensivo “Lombardo Radice” di Patti, diretto dalla dottoressa Antonina Milici, nel “PalaSerranò” di Case Nuove Russo.
Un’inclusività all’insegna dello sport, nello specifico il tennis, con un’iniziativa che ha coinvolto l’Asd “Aurora” di Messina, rappresentata dal presidente Claudio Balace, grazie al protocollo d’intesa che l’istituto pattese ha sottoscritto con il Circolo Tennis di Brolo.
Alcuni non vedenti e ipovedenti, che il professore Primo Pocorobba, docente della media “Bellini”, ha definito nel suo intervento “supereroi”, hanno “fatto vedere” – sarebbe proprio il caso di dire –, guidati dall’istruttore Emanuele La Spada, come sia affascinante e coinvolgente praticare lo sport sempre e comunque, “perché – come rimarcato dalla
dirigente Milici – tutto si può fare e ciò permette di superare ogni limite”.
Indubbiamente ciò dà tanto senso alla vita “perché – ha sottolineato Claudio Balace – se si ha uno scopo, si impara sempre. Ed è importante confrontarsi già da ragazzi con la nostra realtà”. La giornata al palasport di Case Nuove Russo rientra nell’ambito del progetto “Lo
sport è di tutti”, promosso dall’IC “Lombardo Radice”, che ha la “propria anima” nell’insegnante Beatrice Rasizzi Spurio (referente per la Scuola dell’Infanzia); gli altri due
responsabili sono la maestra Concetta Sciagura per la Primaria e il professore Enzo Cicero per la Secondaria di Primo Grado.
Destinatari sono gli alunni delle classi quarte e quinte della Primaria e di tutte le classi della Secondaria di Primo Grado, “affinchè aumentino, oltre alle competenze motorie e quelle legate all’educazione alla salute, attraverso la pratica sportiva, – rimarca Beatrice Rasizzi Spurio le opportunità di inclusione sociale, rispettando le diversità e si stimoli nei ragazzi una significativa riflessione sulle problematiche legate al mondo della diversità, sviluppando competenze sociali e di cittadinanza anche come prevenzione degli atteggiamenti di devianza e di bullismo”.
Molti ragazzi dell’istituto, guidati principalmente da Carmelo Arasi, tecnico nazionale responsabile FITP per il tennis in carrozzina e le disabilità intellettive e relazionali per la provincia di Messina, si sono voluti “cimentare”, bendando gli occhi, nell’attività, non solo per semplice curiosità o per mera competizione, ma proprio per una piena empatia con i non vedenti.
“L’inclusione – afferma la dirigente Milici – oltre che attraverso le leggi, passa attraverso la cultura. E’ fondamentale, quindi, partire dai più giovani e la scuola è, senza dubbio, assieme alla famiglia, la principale agenzia dove poter attuare tale formazione culturale. Lo sport può ricoprire un ruolo essenziale al fine di favorire la conquista
dell’autonomia e lo sviluppo della personalità”.